Skip to content

DOTT. PIER LUIGI
ROSSI

IL METODO ACPG

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE DEL PICCO GLICEMICO

Di che si tratta?

DOTT.SSA GRAZIA FERRARA


Nella partita contro l’ago della bilancia la sana alimentazione gioca un ruolo fondamentale.
Anche seguendo una dieta, però, può capitare di non riuscire a perdere peso.
Dove si trova l’errore? Stiamo seguendo una dieta sbagliata? Non è detto!

Perché dobbiamo scegliere
un'alimentazione consapevole

Dalle calorie alle molecole

È scorretto pensare che l’alimentazione più giusta sia rappresentata da una dieta generalizzata, magari basata sul semplice calcolo delle calorie. Dobbiamo andare oltre tutto questo. Le calorie non ci danno informazioni nutrizionali complete. Non ci dicono quello che dovremmo sapere, ovvero che effetto avrà il cibo sul nostro corpo, che reazioni metaboliche provocherà. Le indicazioni generali, universali, vanno verificate su di te.

Siamo diversi dopo ogni pasto

Verificare significa capire cosa succede al tuo corpo quando mangi un alimento. Dopo ogni atto alimentare infatti il tuo organismo cambia. I nutrienti introdotti con l’alimentazione modificano la composizione del tuo sangue e inducono variazioni metaboliche e ormonali che hanno un ruolo primario nella salute metabolica. Queste variazioni e reazioni sono diverse in ognuno di noi. Nonostante infatti la composizione del cibo sulla tavola sia uguale per tutti, non lo è quando arriva all’interno del nostro corpo. Ognuno ha il suo organismo che reagisce in maniera diversa al cibo ingerito. Esserne consapevoli ci permette di scegliere il cibo migliore per vivere in salute.

Come verificare?

Come possiamo raggiungere questa consapevolezza? Come possiamo capire se il nostro organismo reagisce bene o male agli alimenti che mangiamo? È più facile di quello che credi! Uno dei parametri che cambia dopo i pasti è la glicemia. In base alle sue oscillazioni possiamo capire quanto un alimento sia corretto per la nostra salute. Per mantenere la salute metabolica e controllare il peso, infatti, è necessario limitare le oscillazioni di glicemia ed evitare picchi glicemici eccessivamente alti. Questo metodo si basa proprio sulla misurazione della glicemia post-prandiale, ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue dopo il pasto. Per misurare la glicemia abbiamo bisogno di un glucometro. Tramite una piccola puntura sul dito potrai quantificare il glucosio nel tuo sangue e avere un feedback immediato sulla reazione del tuo corpo agli alimenti.

Il metodo e le sue fasi

Immergiamoci adesso nelle 4 fasi del metodo “l’alimentazione consapevole del picco glicemico”.

Nella prima fase, ovvero il primo giorno, dovrai valutare la tua glicemia basale, cioè la glicemia a digiuno, prima di colazione. La misurazione inoltre andrà effettuata anche prima di pranzo e cena, registrando i valori nella tabella alimentare (scaricabile una volta effettuato l’accesso all’area riservata nella sezione “materiali gratuiti”).

Tali valori serviranno a misurare la glicemia di partenza.

Durante la seconda fase, quella dedicata all’analisi dell’alimentazione abituale, potrai comprendere come il corpo reagisce al cibo che solitamente mangi. In questa fase dovrai mangiare come di consueto e misurare la glicemia 60 minuti dopo i pasti principali per tre giorni.

Quanto più il valore della glicemia post prandiale si sposta verso la parte verde del grafico sotto riportato e minore sarà l’oscillazione rispetto al valore di partenza, tanto più il pasto consumato favorirà la riduzione della massa grassa, e quindi del peso, e sarà utile al mantenimento della salute metabolica. Dovrai quindi preferire pasti di questo tipo ed evitare quelli che causano valori alti di glicemia perché oscillazioni eccessive, a lungo andare, porteranno all’accumulo di grasso e quindi all’aumento di peso.

In questo modo ti potresti accorgere che molti dei cibi che ami, benché categorizzati come “calorici”, in realtà non incidano troppo sulla tua glicemia e potrai quindi continuare a mangiarli. Al contrario, altri che credevi “sani” o “light”, potrebbero provocare alti picchi glicemici e dovrai quindi limitarne il consumo. Per questo è importante personalizzare poiché seguire una sana alimentazione non vuol dire necessariamente fare rinunce!

Una volta compreso ciò, possiamo passare alla terza fase, quella dell’apprendimento a cui sono dedicati almeno 4 giorni. Dovrai orientare ora la tua alimentazione sia in base ai risultati ottenuti dalle misurazioni sia in base ai consigli alimentari contenuti nel libretto “conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo”, in cui è presente anche una utile “Guida alimentare” come quella riportata di seguito.

Passiamo ora all’ultima fase, quella dell’alimentazione consapevole. Avrai adesso maggior consapevolezza e potrai iniziare a gestire autonomamente l’alimentazione più corretta per te. Dopo questi primi 8 giorni il consiglio è quello di continuare ad effettuare le misurazioni quando vuoi per conoscere come un nuovo pasto impatti sulla tuo glicemia. Questa fase può accompagnarti per tutto il tempo necessario in modo da continuare a monitorare il tuo percorso alimentare.

Tu, protagonista della tua salute

Con questo metodo, che può essere integrato con qualsiasi regime dietetico e qualsiasi trattamento, sarai tu il protagonista della tua salute. Dovrai impegnarti a gestire il metodo e lo strumento quotidianamente ma otterrai la consapevolezza necessaria a sviluppare autonomamente una strategia alimentare su misura per te, unica per il tuo corpo, i tuo gusti e il tuo stile di vita. Alla fine del percorso sarai in grado di controllare il peso mangiando in base alle tue personali risposte al cibo.

Questa nostra iniziativa non è finalizzata a fare diagnosi precoce di malattie metaboliche di alcun tipo,
ma deve essere considerata semplicemente un supporto educativo ai corretti stili alimentari.

Chi è il dott. Pier Luigi Rossi?

Vuoi conoscere meglio l’autore del “Metodo ACPG”, il suo percorso e gli approfondimenti sui suoi studi?